Discografia

Appunti sulla Felicità

2019
Atmosferica Dischi

A volte dirsi tutto non è fondamentale
se non aggiunge altro tra di noi.
Ricorda che una mezza verità può fare bene.
Ricordi, lo diceva anche tua madre.
Ma tu sei trasparente che messa controluce
ti si possono leggere i pensieri.
I silenzi sono doni che vanno custoditi
e a volte non andrebbero sprecati.
Ci sono cose che a parole non so dire
ed altre ancora che forse non dirò mai.
Segreti chiusi a chiave dentro la memoria
che spesso ti regalo sotto forma di sorrisi.
Si pensa erroneamente che non voler parlare
nasconda menzogne o strategie.
Ma in alcuni silenzi vivono delle intese:
tacere non significa mentire.
Per te la trasparenza è una forma d’amore,
per me fidarsi è una benedizione.
Siamo le nostre scelte, siamo i nostri pensieri
e a volte siamo l’eco chi tace.
Ci sono cose che a parole non so dire
ed altre ancora che forse non dirò mai.
Segreti chiusi a chiave dentro la memoria,
che spesso ti regalo sotto forma di sorrisi.
C’è una pausa che lega l’ascolto
e l’attesa per dirsi le cose,
restando in silenzio a parlare.
Ci sono cose che a parole non so dire
ed altre ancora che forse non dirò mai.
Segreti chiusi a chiave dentro la memoria,
che se avrai voglia di scoprire capirai.
Mi sono perso nel piacere immenso
di perdermi dentro ad un silenzio.
Mi sono perso nel piacere immenso
di perdermi dentro al silenzio che ho perso.
Sorrisi…
Sorridi…

E tornerò a pensare:
accenderò il cervello, spegnerò la tv.
Mi informerò leggendo sui muri.
Disegnerò il mio corpo come fosse un cartellone.
E canterò alla gente lobotomizzata dai luoghi comuni,
frasi fatte come metadone,
che stesa sul divano parla di rivoluzione.
Ché il nostro è il paese più bello del mondo
però manda i talenti in esilio
e si vende per un voto o una ricarica
e trasforma la terra in discarica.
L’Italia che piange, che si lamenta,
che non si documenta,
viziata…
Il Colore delle idee e quello dei sogni
è nascosto nelle sfumature dei tuoi occhi.
Il Colore delle idee che dà forma ai sogni
è nascosto nelle sfumature dei tuoi occhi.
Domani passa di qua, domani passa di qua, domani passa di qua.
E tornerò ad ascoltare la voce di chi vive in modo differente,
chi tra la folla non si sente
perché la meritocrazia è finita
da quando non va più di moda il merito e il valore.
Le parole sono preziose come il tempo,
le parole, non ci paghi i debiti con le parole
ma sanno consolare come soltanto l’amore può fare.
Sarò la voce stonata,
sarò la pecora nera,
sarò il giorno di gloria di questa penisola che non spera…
Il Colore delle idee e quello dei sogni
è nascosto nelle sfumature dei tuoi occhi.
Il Colore delle idee che dà forma ai sogni
è nascosto nelle sfumature dei tuoi occhi.
Domani passa di qua, domani passa di qua, domani passa di qua.
Lascerò la luce accesa se vorrai orientarti.
La tua voce è la mia stessa voce, basterà ascoltarti.
Ogni giorno è storia, un prezioso vivere,
non dimenticare mai che sai sorridere.
Il Colore delle idee e quello dei sogni
è nascosto nelle sfumature dei tuoi occhi.
Il Colore delle idee che dà forma ai sogni,
è nascosto nelle sfumature dei tuoi occhi.
Domani passa di qua, domani passa di qua, domani passa…

Possiamo darci diecimila appuntamenti
o calcolare esattamente spazi e tempi
(Ma) le logiche del caso sfidano gli eventi
e le coincidenze intessono trame avvincenti.
Le gioie si contano sopra le punte delle tue dita,
una mano ti basta, l’altra, invece, conta a fatica.
Se le gioie si contano sopra le punte delle tue dita,
c’è chi offende il divino o chi invece parla di sfiga.

Quando meno, quando meno (meno).
Quando meno, meno te l’aspetti.

Come gli amori che non avvisano,
cambi d’umore senza motivo.
Come la giusta occasione che aspetti da un’eternità.
Come due istanti che non coincidono.
Come quegli attimi colti al volo.
Il posto giusto al momento giusto è un’opportunità.

La sorte bussa alla tua porte ma sei assente.
Pensi a qualcuno che non vedi e lo rincontri.
“La Fortuna è cieca!” è l’aforisma dei perdenti
e la statistica è la scienza degli incerti.
Destino che cambi le cose a tua scelta
senza mandare segnali, risparmiami oggi, ti prego,
aspetta, aspetta, aspetta domani.
Destino che cambi le cose a tua scelta
senza prove generali, aspetta un secondo, ti prego,
aspetta, aspetta, aspetta domani.

Quando meno, quando meno (meno).
Quando meno, meno te l’aspetti.

Come gli amori che non avvisano,
cambi d’umore senza motivo.
Come la giusta occasione che aspetti da un’eternità.
Come due istanti che non coincidono.
Come quegli attimi colti al volo.
Il posto giusto al momento giusto è un’opportunità.

Esiste una pena per chi si fidanza e sparisce?
(quando meno te l’aspetti)
Ed un contrappasso per la superficialità?
(nel girone degli onesti)
Le vie del signore sono alternative avvincenti
(ma quando meno te l’aspetti)
Per ogni imprevisto è prevista un’eventualità.

Le gioie si contano sopra le punte delle tue dita,
una mano ti basta, l’altra, invece, conta a fatica.
Se le gioie si contano sopra le punte delle tue dita,
c’è chi offende il divino o chi parla di sfiga.

Prima o poi crepiamo quindi cosa aspettiamo
a fare davvero le cose che amiamo?
Prima o poi passiamo e che cosa rimane
di tutto il coraggio inutilizzato?
I sogni sono desideri se li fai rimanere tali.
Ogni sogno ha un costante bisogno di tempo e attenzione.
Non ci sono schiavi o padroni, solo il volere e potere.
Le scuse lasciamole a chi non conosce ambizione.
I giorni che perdi sono sogni sprecati.

La vita ruota intorno alla felicità.
L’azione è una porzione di felicità.
Se è tutta una questione di felicità
che aspetti per cominciare a stare bene?

Prima o poi crepiamo e che cosa aspettiamo
a fare l’amore con chiunque vogliamo?
A chieder perdono, a ridere, a urlare,
ad abbracciarci, a viaggiare, a prenderci meno sul serio,
e rischiare di esser felici? Di esser felici…

La vita ruota intorno alla felicità.
L’azione è una porzione di felicità.
Se è tutta una questione di felicità
che aspetti per cominciare a stare bene?

Passiamo una vita a scoprire chi siamo.
Abbiamo il potere di scegliere il futuro che desideriamo.
Siamo il coraggio di superare ogni limite.
Siamo la differenza sottile tra vivere e sopravvivere.

La vita ruota intorno alla felicità.
L’azione è una porzione di felicità.
Se è tutta una questione di felicità
che aspetti per cominciare a stare bene?
La vita ruota intorno alla felicità.
L’azione è una porzione di felicità.
Se è tutta una questione di felicità che aspetti…
Che aspetti?

Da quando ci sei tu non uso il congiuntivo,
da quando ci sei tu coniugo ogni verbo solo all’infinito.
Da quando ci sei tu, ho meno rughe in viso,
scrivo lettere d’amore che attacco sopra al frigo, da quando ci sei tu.

È per te se guardo il cielo e mi sembra così piccolo rispetto al tuo infinito.
È per te se volano ancora gli aerei di carta che costruivo a scuola.
È solo con te che parlo all’infinito.

Da quando ci sei tu sorrido anche senza un motivo,
c’è un plotone di farfalle che gioca a nascondino tra stomaco e intestino.

È per te se guardo il cielo
e mi sembra così piccolo rispetto al tuo infinito.
È per te se volano ancora gli aerei di carta che costruivo a scuola.
È solo con te che parlo…

Da quando ci sei, quando ci sei tu…
Da quanto non me lo ricordo più…
Da quando il mondo ruota intorno a tu, mi seno così libero.

Facciamo che tu fai l’ora ed io le lancette,
così tu sei l’appuntamento
ed io il tempo che rimane ad aspettarti sotto casa.
Facciamo che tu fai la meta
ed io il viaggio che serve per arrivarci.
Facciamo che io faccio te e tu fai me
e che non ci siamo ancora mai incontrati.

È per te se guardo il cielo e mi sembra così piccolo rispetto al tuo infinito.
È per te se volano ancora gli aerei di carta che costruivo a scuola.
È solo per te che mi sento così piccolo rispetto al tuo infinito.
In confronto a te il paragone è inutile, tutto già sentito.
È solo con te, solo con te che parlo all’infinito.

Imparo ad essere aria per far scivolare le cose
ed alleggerire la mente dall’eco delle sue paure.
Imparo a difendere gli occhi
dall’alba delle mie notti insonni,
ché spesso i pensieri sono così ingombranti
da distrarre persino i miei sogni.

Sorrido e lo specchio ha un sorriso diverso dal mio.
Perché da quando non ci sei, ci sono un po’ di meno anch’io.

Le mani che stringono fumo,
i ricordi che sfondano il cuore.
Il rumore assordante dei tuoi passi eleganti,
i tuoi occhi in qualsiasi stazione.
Strappare il sorriso alla morte
e rimetterlo in faccia al futuro.
E darsi di nuovo un appuntamento
in un posto qualunque nel mondo.

Ho cancellato le iniziali del tuo nome
da questo cuore stanco e a tratti un po’ sbiadito.
Ed ho bevuto come non ci fosse un domani
con la speranza di dimenticare chi eravamo.
Ed urlo rabbia verso le stelle del cielo
ché se ti ho persa è stata solo colpa loro.
Ed ho capito che non posso esser nessuno
senza qualcuno che mi spieghi cosa sono.

Le mani che stringono fumo,
i ricordi che sfondano il cuore.
Il rumore assordante dei tuoi passi eleganti,
i tuoi occhi in qualsiasi stazione.
Strappare il sorriso alla morte
e rimetterlo in faccia al futuro.
E darsi di nuovo un appuntamento
in un posto qualunque nel mondo.

Ti ho vista sorridere ancora,
con gli occhi pieni di avventure
e in spalla uno zaino di storie
di chi ha imparato a sognare.
Dopo un’autostrada di scale,
incollando pezzi di vita,
ti ho vista sorridere ancora
senza incrociare le dita.

Tornerai con l’estate a raccogliere le tue ragioni,
ad innamorarti di nuovo senza fare rumore.
Tornerai a raccontare quei viaggi che sanno di mare,
alzando il volume alla radio senza pensare.
E il tempo rimane sospeso a guardare i tuoi occhi, invidioso.

Ti ho vista brindare alle stelle,
ubriaca di sensi e di vita
Cibarti golosa del mondo
fino a leccarti le dita.
E ogni cicatrice è un messaggio
tatuato sulla pelle nuda,
un vocabolario di storie da sfogliare con cura.

Tornerai con l’estate a raccogliere le tue ragioni,
ad innamorarti di nuovo senza fare rumore.
Tornerai a raccontare quei viaggi che sanno di mare,
alzando il volume alla radio senza pensare.
E cammini… Leggera…
E il tempo rimane sospeso
a guardare i tuoi occhi (i tuoi occhi), invidioso.

Tornerai con l’estate a raccogliere le tue ragioni,
ad innamorarti di nuovo senza fare rumore.
Tornerai a raccontare quei viaggi che sanno di mare,
alzando il volume alla radio senza pensare.

E il tempo rimane sospeso…

Che cosa ci unisce?
Se non la ricerca di un equilibrio che si costruisce?
Che cosa ci lega?
Qual è la misura per dire che siamo una cosa concreta?
L’orgoglio di non andare di moda nell’apparenza che genera aria.
In un decennio che colpisce ai fianchi la mia dignità.

Che lingua parlano intorno a noi?
Non senti l’eco dei nostri pensieri che fanno l’amore in questo disordine?

Arriverà il momento anche per noi,
che non saremo stanchi di essere noi stessi.
Arriverà il momento anche per noi,
si sveglieranno i sogni e noi saremo pronti.
A correre sopra un filo e consumare suole, col vento a favore…

Che cosa si spegne negli anni?
Quand’è che le nostre paure diventano paralizzanti?
Qualcosa di vero ci unisce…
L’orgoglio di essere l’alternativa,
nell’apparenza che genera aria,
in un decennio che mette alla prova la mia libertà.

Che lingua parlano intorno a noi?
Non senti l’eco dei nostri silenzi
che portano pace in questo rumore ?

Arriverà il momento anche per noi,
che non saremo stanchi di essere noi stessi.
Arriverà il momento anche per noi,
si sveglieranno i sogni e noi saremo pronti.
A correre sopra un filo e consumare suole,
col vento a favore…

Arriverà il momento e noi faremo storia
ed ogni giorno trascorso si farà memoria.
Arriverà la gioia di ogni ricompensa
perché la sorte gira dove c’è speranza
e voglia di cambiare con il sorriso in faccia,
ci chiamerà per nome: “Questa vita è nostra!”.
Coi graffi sulla schiena e le spine nelle mani,
arriverà il momento e noi saremo qua.

L’amore che sfonda quello che ti sfinisce la mente,
le membra, le ossa, la pancia.
Quello che ti confonde, non risponde, non parla.
Questo male d’amore ma l’amore felice
è quello che non s’affanna ?!?
L’amore che stanca. L’amore che spacca.
Che calpesta l’orgoglio,
che manda  a puttane il rispetto che hai per te stesso.
Quell’attesa straziante di vederlo tornare,
lascio scorrere il tempo e in attesa di un cenno,
continuo a farmi male.

Mi hai reso vulnerabile fino a sentirmi piccolo.
Così inquieto e patetico,
spesso stupido e illogico.
Mi hai rubato i pensieri,
cancellato ogni sogno.
Ma rimango a pensarti,
con un nodo nel cuore come un povero stronzo.

L’amore che sfonda, che chiude frontiere,
non lascia messaggi, soltanto cattivi presagi.
Ritorna silente, in punta di piedi,
nell’istante in cui avevi rimosso distanze, ricordi e pensieri.

Mi hai reso vulnerabile fino a sentirmi piccolo.
Così inquieto e patetico, spesso stupido e illogico.
Mi hai rubato i pensieri, cancellato ogni sogno.
Ma rimango a pensarti,
con un nodo nel cuore come un povero stronzo.

Questo amore in tempesta, non genera calma.
Ti spezza le gambe, ti morde la pancia.
Masochismo puro: presenza, distanza,
coerente incoerenza, rancore, mancanza.
Un eterno duello, una folle condanna.
Ma l’amore felice è quello che non s’affanna ?!?

Mi hai reso vulnerabile fino a sentirmi piccolo.
Così inquieto e patetico, spesso stupido e illogico.
Mi hai rubato i pensieri, cancellato ogni sogno.
Ma rimango a pensarti,
con un nodo nel cuore come un povero stronzo.

E ti porto con me perché intorno fa schifo, perché la dignità è un concetto smarrito.
E ti porto con me senza dirlo a nessuno, perché la libertà è sacra come un segreto.

Ché tutto quanto cambia in base alla finestra da cui osservi la realtà.
Vieni via con me, vieni via con me, vieni via con me…

Vieni via con me, vieni via da questo mondo che non riesce più a sognare.
Vieni via con me, ti porto via, voliamo insieme sopra un foglio di giornale.
Vieni via con me, vieni via da questo mondo che non riesce a immaginare.
Vieni via con me, ti porto via, che con la mente ho costruito un’ astronave.

E ti porto a guardare la luce delle stelle perché ormai sei assuefatta ad un buio apparente.
Perché a volte ti scordi che della tua vita sei la protagonista, tu.
Ché a far la guerra, ancora, su questa terra, ancora, me ne vergogno ancora.
Non vedi, il mondo piange !?!

Vieni via con me, vieni via da questo mondo che non riesce più a sognare.
Vieni via con me, ti porto via, voliamo insieme sopra un foglio di giornale.
Vieni via con me, vieni via da questo mondo che non riesce a immaginare.
Vieni via con me, ti porto via, che con la mente ho costruito un’ astronave.

Torniamo a sorprendere i giorni, che invecchiano se invecchiano i nostri sogni.

Vieni via con me, vieni via con me, vieni via con me.
Vieni via con me, vieni via con me, ti porto via con me…
Su un’ astronave.

Per te che rimani sempre un passo al di sopra di tutto.
Per te che ami, più che parlare, restare in silenzio a guardare.
Per te che dai un peso preciso ad ogni singola frase.
Per te che dai significato alle coincidenze casuali.
C’è sempre troppo da fare e sempre meno da dire.
Perciò mi sono sentito in dovere di chiamarti per nome.

Ti chiamerò fede in tempo di pace.
Ti chiamerò casa che voglio abitare.
Ti chiamerò mano con cui voglio invecchiare.
Ti chiamerò amore, però sottovoce.

Per te che sai dare il nome giusto alle cose.
Per te che hai il coraggio di osare e la pazienza di fare.
C’è un’indifferenza tale che a volte non riesco a capire.
Perciò mi sono sentito in dovere di fermarmi a parlare.

Ti chiamerò viaggio per cui voglio partire.
Ti chiamerò strada su cui camminare.
Ti chiamerò abbraccio, mia forza, mia estate.
Ti chiamerò porta. Ti chiamerò chiave.

Per te che sei particolare in un mondo davvero banale.

Perciò mi sono sentito in dovere di regalarti parole.

Ti chiamerò fede in tempo di pace. 

Ti chiamerò casa che voglio abitare.

Ti chiamerò fede, ti chiamerò pace.

Ti chiamerò casa, ti chiamerò madre.

Ti chiamerò mano con cui voglio invecchiare.
Ti chiamerò amore, però sottovoce. 

Disturbi di Personalità

2013
Atmosferica Dischi

Se è tutto vero quello che la gente dice di te, se è tutto vero quello che si sente.
Se è tutto vero quello che si dice in giro di te, se è vero veramente.
Cogli la prima mela, avanti mangiatela con me, ma sei distante.
Tu sei, tu sei, tu sei distante.
Tu sei, tu sei, tu sei distante.
Tu sei, tu sei, tu sei distante da me.

Se è tutto vero quello che la gente dice di te, se è tutto vero quello che si sente.
Se è tutto vero quello che si dice in giro di te, se è vero veramente.
Prendi la palla al balzo, avanti, giocaci un po’ con me, ma sei distante.

Tu sei, tu sei, tu sei distante.
Tu sei, tu sei, tu sei distante.
Tu sei, tu sei, tu sei distante da me.

Sogno di girarti ancora intorno, come se fossi un tuo satellite,
intercettare la tua pelle.
Perso nel sogno di girarti ancora intorno, come se fossi un tuo satellite,
intercettare la tua pelle.

Tempo che hai fatto i tuoi conti,
poi passi alla cassa e non applichi sconti.
Tempo preciso, deciso,
cambi la sorte in pochi secondi.
Tempo che dormi non pigli pesci.
Tempo che peschi non pigli soldi.
Tempo che perdi il tempo che dai.
Tempo che sogni, meglio che fai.
Tempo ho provato a rubarti le ore, i minuti, i secondi
ma sei più veloce di me.
Maledetto il tempo! Maledetto il tempo! Maledetto il tempo!
Te ne vai, te ne vai, te ne vai.
Maledetto il tempo! Maledetto il tempo! Maledetto il tempo!
Te ne vai, te ne vai, te ne vai, te ne vai.

Tieni forte, tieni il tempo nelle fasi di passaggio.
Tieni forte, tieni il tempo nelle fasi di atterraggio.
Tieni forte, tieni il tempo nelle note di passaggio.
Tieni forte, tieni il tempo nei momenti di atterraggio.

Tempo convinci la mente di tutta la gente a qualsiasi movente.
Tempo quel ritmo incessante di cassa e rullante per tutta la notte.
Tempo precario ma io mi sbatto. Tempo di mutuo, tempo di affitto.
Tempo che servi non basti ma e quando non servi non passi mai.
Tempo che ancora racconti alle donne la fiaba del principe azzurro che in fondo non c’è.

Maledetto il tempo! Maledetto il tempo! Maledetto il tempo!
Te ne vai, te ne vai, te ne vai.
Maledetto il tempo! Maledetto il tempo! Maledetto il tempo!
Te ne vai, te ne vai, te ne vai, te ne vai.

Tieni forte, tieni il tempo nelle fasi di passaggio.
Tieni forte, tieni il tempo nelle fasi di atterraggio.
Tieni forte, tieni il tempo nelle note di passaggio.
Tieni forte, tieni il tempo nei momenti di atterraggio.

Nonostante tutto, nonostante il tempo, nonostante che soffi un nuovo vento.
Nonostante i giorni fatti di silenzio, in cui è più facile dimenticare tutto.
Nonostante tutte le parole, nonostante le persone,
nonostante la certezza che mi danno nuove mani.
Nonostante la presenza di altri punti cardinali,
nonostante tutto questo chi mi manca ora sei tu.
Chi mi manca ancora… ora sei tu.

Strano, ma il tuo ricordo mi riporta altrove.
Mi sembra strano, mi perdo ancora dietro le parole (come mai come).
Strano, ma la tua assenza mi parla d’amore come mai come, come mai come.

Nonostante sotto questo cielo azzurro tutto sembra sia così perfetto.
Nonostante tutte le parole, nonostante le persone,
nonostante la certezza che mi danno nuove mani.
Nonostante la presenza di altri punti cardinali,
nonostante tutto questo chi mi manca ora sei tu.
Chi mi manca ancora… ora sei tu.

Strano, ma il tuo ricordo mi riporta altrove.
Mi sembra strano, mi perdo ancora dietro le parole (come mai come).
Strano, ma la tua assenza mi parla d’amore come mai come, come mai come.

Nonostante il senso delle cose, nonostante le parole, le paure,
nonostante il tempo, nonostante tutto.
Nonostante tutte le parole, nonostante le persone,
nonostante tutto questo chi mi manca ora sei tu.
Chi mi manca ancora… ora sei tu.

Strano, ma il tuo ricordo mi riporta altrove.
Mi sembra strano, mi sono perso dietro le parole (come mai come).
Strano, ma nonostante il senso delle cose, parlo d’amore come mai come.

Sono una persona instabile, uso il mio corpo come un soprammobile:
imbalsamato sopra la panca, dove la capra campa.
Sono una persona estremamente inutile
e ragiono in maniera incostruttiva e futile.
La mia ragazza è uscita pazza causa la mia vicinanza.

Punta la pistola sopra la tempia, fai saltar le mie cervella.

Ho messo il cuore sottovuoto come fosse un affettato.
Ho messo il vuoto nel mio cuore per non avere più paure.
Ho messo il cuore sottovuoto e poi l’ho pure congelato.
Ho messo il vuoto nel mio cuore, Dottore potrebbe fare male?

Ho un marcato appiattimento emozionale, un’instabilità relazionale,
una smaniosa voglia di essere al centro della tua attenzione.
Vivo quasi sempre ai limiti, alterno stati depressivi e euforici.
I paranoici e gli ipocondriaci sono i miei migliori amici.

Punta la pistola sopra la tempia, fai saltare le mie cervella,
colora i muri della stanza di materia grigia.

Ho messo il cuore sottovuoto come fosse un affettato.
Ho messo il vuoto nel mio cuore per non avere più paure.
Ho messo il cuore sottovuoto e poi l’ho pure congelato.
Ho messo il vuoto nel mio cuore, Dottore potrebbe fare male?

Punta la pistola sopra la tempia, fai saltar le mie cervella.

Continuo a camminare solo in questo mondo che mi fa paura.
Perché ho capito che esser uomo è solo il fine di una lunga strada.
Guardo il sentiero dietro me: le mie orme sono la mia strada.
Con gli occhi pieni di città, ovunque vada.
Continuo a camminare solo perché una casa ancora non la trovo.
O per l’egoistica esigenza di capire in fondo io chi sono.
Perché difendere un’idea è l’impresa più speciale,
Far capire agli altri che per te è normale andare, andare, andare.

Da solo, da solo.
La strada che ho percorso l’ha disegnata ogni mio passo.
Da solo, io, da solo.
In compagnia di un mondo che cambia nome ogni giorno.

Non lo senti questo vento dentro?
Non lo senti questo vento dentro?
Che a volte mi permette di volare
e altre volte mi sbilancia e poi mi fa cadere.
Non lo senti questo vento dentro?
Non lo senti questo mio tormento?
Chiudo gli occhi e penso, chiudo gli occhi e sento.
Chiudo gli occhi e adesso tutto quanto ha un senso, un senso.

Da solo, da solo.
La strada che ho percorso l’ha disegnata ogni mio passo.
Da solo, io, da solo.
In compagnia di un mondo che cambia nome ogni giorno.

E inseguo la mia scia nel mare e poi mi lascio naufragare.
Chiudo gli occhi e adesso tutto quanto ha un senso, un senso.

La strada che ho percorso l’ha disegnata ogni mio passo.
Da solo, io, da solo.
In compagnia di un mondo che cambia nome ogni giorno.

Ventotto giorni e riscendono gli Unni.
In casa nostra è la “Guerra dei Roses”.
Volano piatti, tremano porte, così minuta diventi King Kong.
Torna puntuale il vecchio “Marchese” che anche questo mese ci allontanerà.
Se tu diventi Mr. Hyde, tu diventi Mr. Hyde, tu diventi Mr. Hyde.

Ogni tuoi ventotto giorni del tuo umore i cambiamenti condizionano gli eventi.
Sarà una coincidenza astrale, un’instabilità ormonale la tua misantropia mensile.
Sarà… Ogni tuoi ventotto giorni, ogni tuoi ventotto giorni, ogni tuoi ventotto giorni.

Se Tarantino ti provinasse ti definirebbe una femmina Pulp.
Se Padre Amorth ti esorcizzasse conoscerebbe l’anormalità.
Tu diventi Mr. Hyde, tu diventi Mr. Hyde, tu diventi Mr. Hyde.

Ogni tuoi ventotto giorni del tuo umore i cambiamenti condizionano gli eventi.
Sarà una coincidenza astrale, un’instabilità ormonale la tua misantropia mensile.
Sarà… Ogni tuoi ventotto giorni, ogni tuoi ventotto giorni, ogni tuoi ventotto giorni.

Dimmi che non tornerai Mr. Hyde, dimmi che non tornerai Mr. Hyde.

Tu diventi Mr. Hyde, tu diventi Mr. Hyde, tu diventi Mr. Hyde.

Ogni tuoi ventotto giorni del tuo umore i cambiamenti condizionano gli eventi.
Sarà una coincidenza astrale, un’instabilità ormonale la tua misantropia mensile.
Sarà… Ogni tuoi ventotto giorni, ogni tuoi ventotto giorni, ogni tuoi ventotto giorni.

Notti che sorridono. Notti che sospirano.
Notti maliziose senza alcuna precauzione.
Notti sempre in bilico.
In assetto etilico.
Notti, quelle notti in cui una musica porta lontano.
Dalle tue parole.
Dalle tue paure.
Dalle tue preoccupazioni su un futuro incerto.
Dalle incomprensioni.
Dalle tue prigioni.
Sarà questa estate che ritorna.

Buonanotte a te che alzi gli occhi al cielo e esprimi un desiderio dentro ad una stella
Buonanotte a te che aspetti un nuovo sole e mentre sorge l’alba non hai più parole.

Notti interminabili. Notti intercettabili.
Notti, quelle notti in cui una musica porta lontano.
Dalle tue parole.
Dalle tue paure.
Dalle tue preoccupazioni su un futuro incerto.
Dalle incomprensioni.
Dalle tue prigioni.
Sarà questa estate che ritorna.

Buonanotte a te che alzi gli occhi al cielo e esprimi un desiderio dentro ad una stella
Buonanotte a te che aspetti un nuovo sole e mentre sorge l’alba non hai più parole.

Buonanotte a tutti quanti.
Buonanotte ai grilli e ai galli.
Buonanotte inverno mandami una cartolina.
Buonanotte ai sognatori.
Buonanotte ai suonatori.
Buonanotte musica che porta lontano.
Dalle tue parole, dalle tue paure.
Sarà questa estate che ritorna.

Buonanotte a te che alzi gli occhi al cielo.
Buonanotte a te che aspetti un nuovo sole sorgere.

Mi chiedi di aspettare ancora un po’.
Mi chiedi di pensarci ancora un po’.
Ma l’inverno è arrivato da tempo ed il freddo mi gela le ossa fin dentro.
Mi sono comprato un cappotto una taglia più grande
perché ho le spalle più larghe ed il mondo lo prendo di petto.
Il mondo lo guardo con occhio diverso, adesso.
L’amore è soltanto un concetto, una fase, un eterno duello.
Amore è solo una parola inventata da un uomo depresso.
Per questo ti lascio un biglietto con scritto bene in grassetto.

Arrivederci a mai più. Arrivederci a mai più.
Regalo un ultimo sorriso a questo tuo cuore indeciso.
Arrivederci a mai più. Arrivederci a mai più.
Tu che ami restare in sospeso, in bilico su un filo teso.

Mi chiedi di sperare ancora un po’.
Mi chiedi di sognare ancora un po’.
Ma l’inferno ora ha assunto sembianze terrene
e nei tuoi occhi non mi specchio bene.
Ho comprato un quaderno e una penna ed ho scritto memorie di te.
E mi son reso conto che scrivo con stile diverso,
adesso che il mondo lo prendo di petto, adesso.
Odiare è soltanto un rifugio, un’enorme perdita di tempo.
Odiare è soltanto una scusa per dimenticarsi più in fretta di un altro.
Per questo ti lascio un biglietto con scritto bene in grassetto.

Arrivederci a mai più. Arrivederci a mai più.
Regalo un ultimo sorriso a questo tuo cuore indeciso.
Arrivederci a mai più. Arrivederci a mai più.
Tu che ami restare in sospeso, in bilico su un filo teso.

Burro, patatine, cioccolata senza te.
Cibi congelati, maionese, senape.
Ora che la notte dormo finalmente largo e mi godo anche l’altra piazza del mio letto.
Non perdo le ore a discutere con te.
Non faccio progetti strani a lungo termine.
Perso nei miei fine settimana culturali, frequentando gente nuova nei nuovi locali.
Libero. Senza te.

Puoi vestirti come ti pare.
Puoi mangiare quel che ti pare.
Far dormire sul letto il cane, tanto a me non me ne frega niente.

Finalmente posso fare le ore piccole.
Riallenare appieno la capacità del flirt.
Ora che ho sconvolto il mio ritmo circadiano e dedico a me stesso il mio intero quotidiano.
Ecco come passo le giornate senza te.
Ecco come vivo la mia vita senza te.
Ora che sei scesa dalla torre di controllo e non vivo più con il tuo fiato sul mio collo.
Libero. Senza te.

Puoi vestirti come ti pare.
Puoi mangiare quel che ti pare.
Far dormire sul letto il cane, tanto a me non interessa più niente.
Puoi vederti con chi ti pare.
Lamentarti quanto ti pare.
Far la spesa dove ti pare, tanto a me non me ne frega niente.

Puoi sorridere, puoi sorridere… Come ti pare.
Puoi sorridere, puoi sorridere… Come ti pare.

Puoi vestirti come ti pare.
Puoi mangiare quel che ti pare.
Far dormire sul letto il cane, tanto a me non interessa più niente.
Puoi vederti con chi ti pare.
Lamentarti quanto ti pare.
Far la spesa dove ti pare, tanto a me non me ne frega niente.

Non lavoro neanche un minuto al giorno.
Non mi chiedo se c’è vita su Saturno.
Non mi preoccupo se in frigo manca il latte, tanto c’è la colf.

Sono il tipico Bohémien dell’800:
Teschio sopra al comodino e libro aperto.
Amo ancora fare i conti con la lira: pigro e un po’ retrò.

Di notte solo feste, di giorno dormo rigorosamente.
Dolce fare niente.

Perditempo, tra tutti i vizi preferisco l’ozio.
E mentre perdo tempo aspetto la fine del mondo.

La mia casa è frequentata da poeti, da registi, attori, anarchici e profeti.
Si discute di avanguardia, di progresso e musica new age.

Passo ore incollato alla Play Station.
Passo giorni a visionare nuove fiction.
Bevo birra, leggo manga giapponesi.
Pratico il Cosplay.

Non fare nulla, ho scelto.
Il mio slogan perfetto:
“Lavorare? Ho meglio da fare!!!”

Perditempo, tra tutti i vizi preferisco l’ozio.
E mentre perdo tempo aspetto la fine del mondo.

Non fare nulla è spesso il giusto compromesso per tacere il senso del dovere.

Perditempo, tra tutti i vizi preferisco l’ozio.
E mentre perdo tempo aspetto la fine del mondo.

Mi sono innamorato del tuo nome, purtroppo.
Fa rima con dolore, purtroppo.
Mi sono innamorato, purtroppo, del tuo segno zodiacale.

Purtroppo è successo che mi sono innamorato del tuo nome.
Purtroppo il tuo amor per me non è una moltiplicazione,
non è addizione, è solo sottrazione.
Le notti bianche, la pasta in bianco, le notti che passo con Bianca,
non servono a colmare la tua assenza, la tua notevole distanza. (La latitanza)

Perché chiodo scaccia chiodo non fa in modo
che da quel chiodo fisso si sciolga il nodo
che mi lega ancora a te, che m’inchioda ancora a te.

Mi sono innamorato del tuo nome, purtroppo.
Fa rima con dolore, purtroppo.
Mi sono innamorato, purtroppo, del tuo segno zodiacale.

Purtroppo, aimè, l’affinità non la stabilisce un segno zodiacale
e anche se venere passa per toro, poi va in scorpione,
tu non ne vuoi sapere del mio amore;
di questo mio piccolo nome.
Né del mio amore, né del mio nome.

Perché in fondo i sentimenti sono onesti:
i sentimenti se non li senti menti
o prima o poi la verità il conto ti presenterà.

Mi sono innamorato del tuo nome, purtroppo.
Fa rima con dolore, purtroppo.
Mi sono innamorato, purtroppo, del tuo segno zodiacale.

Purtroppo tu hai un segreto maledetto:
un amante nel cassetto e un altro sotto al letto.
Purtroppo tu mi chiami solo per guardarti il cane
quando parti per l’estate o vai in vacanza per Natale.

Purtroppo.
Mi sono innamorato del tuo nome e del tuo segno zodiacale
e non riesco più dormire e neanche più a mangiare.
Innamorato del tuo nome e del tuo segno zodiacale.
(Perdutamente innamorato).
Innamorato dell’odore delle polpette di tua madre.
(Con gli occhi foderati).
Innamorato della costante variazione del tuo umore.
Mi sono innamorato del tuo nome, purtroppo.

Ho fatto i soldi facili

2010
Universal

Sei come mia madre vuole che sia la donna per me:
un tipetto acqua e sapone, poche parole ma buone;
unica, simpatica, sensibile ed adorabile;
fragile ma agile, ricordi lo stile anni ’60.

Balla ancora con me fin quando la notte non passerà
Dimmi che sono ancora il re di ogni tuo desiderio.
La musica tornerà per dare ritmo alla vita
e noi saremo le star di questa notte infinita

Sei il filo conduttore che collega mente e cuore.
Tu sei musica e parole di questa mia canzone;
unica, melodica, con dedica personalizzata;
proprio come un vecchio twist che ricorda lo stile anni ’60.

Balla ancora con me fin quando la notte non passerà.
Dimmi che sono ancora il re di ogni tuo desiderio.
La musica tornerà per dare ritmo alla vita
e noi saremo le star di questa notte infinita.
Sei come mia madre vuole che sia la donna per me.

Il mondo canta storie che parlano d’orrore noi non lo ascolteremo
Il mondo fa la guerra noi tutti giù per terra giocheremo a biglie
Dipingimi la faccia coi colori dell’arcobaleno sorridi ancora perchè il tuo sorriso porterà il sereno
Ci conosciamo ci siamo detti ti amo e non è successo nulla di strano
Questa paura di amare che ci gira intorno è solo una bugia per non guardarsi dentro Ora siam di nuovo qua come qualche anno fa su questa panchina
Il mondo canta storie che parlano d’orrore noi non lo ascolteremo
Il mondo fa la guerra noi tutti giù per terra giocheremo a biglie
Ora siam di nuovo qua come qualche anno fa su questa panchina

E guardo gli occhi tuoi perchè negli occhi tuoi si vede il cielo
E basta un tuo sorriso che mi sento già così sereno
Oggi partiamo oggi voliamo e mano nella mano andiamo lontano
Questa paura di stare bene insieme è una bugia degli uomini per non soffrire
Ora siam di nuovo qua come qualche anno fa su questa panchina

Il mondo canta storie che parlano d’orrore noi non lo ascolteremo
Il mondo fa la guerra noi tutti giù per terra giocheremo a biglie
Il mondo canta storie che parlano d’orrore noi non lo ascolteremo
Il mondo fa la guerra noi tutti giù per terra giocheremo a biglie

Ho voglia di scrivere ancora una lettera come non si fa più
Ho voglia di leggere ancora una favola come non si fa più
Ho voglia di riavere cose di un tempo che non tornano più
Ho voglia di avere qualcosa che ho perso che ho perso
Il mondo canta storie che parlano d’orrore noi non lo ascolteremo.

Mia madre mi ha detto che devo studiare, ed essere bravo!
Mio padre mi ha detto ti trovi un impiego, e sarai felice per sempre!
E poi me lo ha detto anche Dio Che qui bisogna faticare!
Che con il sudor sulla fronte Camicie dovremo lavare!
Metti che campiamo cent’anni,
50 li passo a lavoro,
20 li ho già spesi a studiare,
E 30 li passo in pensione! Studiare, lavoro, pensione e poi muoio!

Allora ho capito che cosa sarà,
Che solo in pensione farò la rock star!
Che scagli la pietra chi non seguirà
La strada tracciata dalla società.
Studiare, lavoro, pensione e poi muoio!

Mia nonna mi ha detto che solo il lavoro, mi renderà un uomo!
Mio nonno mi ha detto che già a 15 anni, raccoglieva il grano
E poi me lo ha detto mio zio, che il merito spesso non paga
Lo sai quanti grandi talenti, ho visto buttati per strada!
Il mondo è una caccia al tesoro per essere raccomandati,
Coltiva ed annaffia il tuo orto se no si rimane fregati!

Studiare, lavoro, pensione e poi muoio!
Ma allora ho capito che cosa sarà
Che solo in pensione farò la rock star!
Che scagli la pietra chi non seguirà
La strada tracciata dalla società.
Studiare, lavoro, pensione e poi muoio!

Studiare, lavoro, pensione e poi muoio!
Se uno su mille c’è la fa,
Scusa la felicità… mi sai dire dove sta?
Che te la regalo per Natale
E dopo arriva carnevale
E ci si può rimascherare!
La fortuna è cieca e la probabilità
Di arrivare in alto sai è piccola, piccola, piccola…

Studiare, lavoro, pensione… se c’arrivo!

Pensa se io fossi Peter Pan
E tu Campanellino sull’isola che non c’è
Pensa se io fossi Robin Hood
E con la freccia dell’amore ti centrassi il cuore
Conterò da 1 a 10, tu intanto nasconditi
Ti verrò a cercare nei pensieri
Prima che venga sera è già tornata primavera..

Ti vorrei regalare il mondo ma
Non lo so se in casa tu avrai posto
Se tu avrai posto..

Pensa se io fossi Spiderman
E tela dopo tela ti portassi in capo al mondo
Pensa invece se fossi Lupin
E per te io rubassi le lancette del Big Beng
Disegnerò un fumetto con protagonisti noie
E lo colorerò con un tuo sogno
Prima che venga sera è già tornata primavera..

Ti vorrei regalare il mondo ma
Non lo so se in casa tu avrai posto
Se tu avrai posto..
Prima che venga sera è già tornata primavera..

Ti vorrei regalare il mondo ma
Non lo so se in casa tu avrai..
Ti vorrei regalare il mondo ma
Non lo so se in casa tu..
Non lo so se in casa tu..
Non lo so se in casa tu avrai posto..
Se tu avrai posto..

Gioco a texas hold’em ogni sera,
vendo gli involtini primavera al cinese.
Da qualche mese gestisco un part-time,
una libreria vicino a casa mia
ed ho un monolocale sulla luna
affitto e mi rende una fortuna.

Ed ho capito tutto della vita:
guadagno tanto con poca fatica
e pianto l’erba voglio,
annaffio l’erba voglio
– ma dai!? –
vendo l’erba voglio

Ho fatto i soldi facili
e sono uscito fuori da quell’anonimato
a cui ero condannato e adesso sono un re perché
Ho fatto i soldi facili,
ho tanti soldi liquidi
ed ora che sto in ferie
da mille settimane
mi invidia anche il mio cane!

Scrivo su quaranta quotidiani,
smercio stampe false di Picasso e Modigliani,
fornisco agli immigrati cappelli e cd,
e gioco forte in borsa a Milano e Wall street
commercio armi con i talebani,
faccio public relations coi marziani

Ed ho capito il senso della vita:
guadagno tanto con poca fatica
e pianto l’erba voglio,
– però! –
annaffio l’erba voglio,
vendo l’erba voglio

Ho fatto i soldi facili
e sono uscito fuori da quell’anonimato
a cui ero condannato
e adesso sono un re perché

Ho fatto i soldi facili,
ho tanti beni immobili
ed ora che sto in ferie
da mille settimane
mi invidia anche il mio cane!

Il maggiordomo: ce l’ho!
Il soffitto in oro: ce l’ho!
La casa in centro: ce l’ho!
La casa al mare: ce l’ho!
Il porsche carrera: ce l’ho!
La barca a vela: ce l’ho!
Il jet privato: ce l’ho!
La petroliera: ce l’ho!
Il paradiso (il paradiso): ce l’ho!
Il purgatorio (il purgatorio): ce l’ho!
La via col nome (la via col nome): ce l’ho!
Montecitorio (Montecitorio):

io, ce l’ho! Ce l’ho! Ce l’ho! Ce l’ho!
Ce l’ho! Ce l’ho! Ce ce ce l’ho! Ce ce ce l’ho!

Ora guardo la televisione
nel monolocale che ho in prigione
ce l’ho!

Tiri il freno a mano della vita per non cadere giù.
Allacci meglio la cintura per non vacillare più.
E tu mi parli del valore del tempo, degli attimi e le ore.
E tu mi chiedi di non correre perché affannarsi è inutile.
Il tempo va veloce e tu mi chiedi di non correre.
Se tutto passa in fretta tu mi chiedi di non correre.
Ferma quattro frecce ed il triangolo sul ciglio della strada.
Senza farti prendere dal panico vada comunque vada.
E tu mi parli del tuo nome, di Dio, della forma delle nuvole.
E tu mi spieghi a tue parole perché affannarsi è inutile.
Il tempo va veloce e tu mi chiedi di non correre.
Se tutto passa in fretta tu mi chiedi di non correre.
Il tempo va veloce e tu mi chiedi di riflettere.
Se tutto passa in fretta tu mi chiedi di non correre.
Le parole che non hai mai detto fortificano il tuo silenzio.
I dubbi che ti porti dentro paralizzano il tuo movimento.
E tu mi parli del valore del tempo, degli attimi e le ore.
E tu mi spieghi a tue parole perché affannarsi è inutile.
Il tempo va veloce e tu mi chiedi di non correre.
Se tutto passa in fretta tu mi chiedi di non correre.

C’è un sole nero che accende i pensieri
e non mi fa più dormire la notte.
Tra le lenzuola agitato mi muovo
dentro ai ricordi di oggi e di ieri: pensieri.
I miei neuroni la notte fan festa,
ormai non dormono hanno sinapsi full time.
I sogni scioperano per protesta,
anche stanotte, stanotte comincia lo show.
Stanotte comincia lo show,

la notte mi sembrerà lunghissima,
lentissima e non so, non so non so…
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
La notte, la notte, Dormire la notte.

Fratello sole ti prego,
ti prego rimani spento un minuto e mi addormenterò.
Ma tu dall’alto del cielo tuo nero
accendi un altro pensiero, pensiero straniero.
Continuo a vivere notti infinite,
nè Valeriana o Melissa mi calmano,
alla Camomilla le canto io la ninna,
anche stanotte nel letto comincia lo show,
stanotte comincia lo show.

La notte mi sembrerà lunghissima,
lentissima e non so, non so, non so.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
La notte, la notte, Dormire la notte.

Come regalo ti porto a guardare le stelle che cadono giù.
D’estate o d’inverno, al mare o in montagna, fai tu.
E la radio ripete che il cielo è sempre più blu
che se in fondo ci credi i tuoi sogni
potranno avverarsi davvero, o almeno ci spero, tu

Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
e se un particolare colora l’amore, colorami.
Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
Ed il cielo si ferma a guardare noi due in fermo immagine.

Rosso di sera bel tempo si spera ed io spero rimanga così.
Verde speranza, la luna mi dice di sì.
E la radio trasmette canzoni di un vecchio cd.
E noi due a squarcia gola che cantiamo ancora:
se il mondo è un pallone, giochiamoci insieme, tu

Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
e se un particolare colora l’amore, colorami.
Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
Mentre il cielo si ferma a guardare noi due in fermo immagine.

E adesso mi chiedi se è diverso,
se domani ritrovo le tue mani.
E se il mondo è un pallone, giochiamoci insieme, tu

Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
e se un particolare colora l’amore, colorami.
Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
Mentre il cielo si ferma a guardare noi due in fermo immagine.

Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
e se un particolare colora l’amore, colorami.
Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
E se il mondo è un pallone, giochiamoci insieme io e te.

Voglio diventare un cittadino modello:
solo l’essenziale, eliminando il superfluo.
Voglio ripulire questa Giovine Italia,
stanco del problema-rifiuti della Campania.

Decido d’iniziare dalle piccole cose,
per fare con il tempo opere più virtuose;
provo a sensibilizzare i miei amici e i parenti
col passaparola sugli scompartimenti da usare.
In modo che i rifiuti non invadano le strade.

Ho deciso che farò la raccolta differenziata
e per lo meno renderò più ecologica la mia giornata.
Voglio diventare un cittadino è?

Sono diventato un cittadino Modello!!!
Ho imparato che i giornali e le riviste
vanno nel cassonetto bianco,
come del resto, manifesti, volantini e depliant,
cartoni di bevande come i tetra pak.
Bottiglie e buste in plastica ma non il rag
le dovrai buttare nel cassetto blù,
mentre tutto ciò che non puoi riciclare,
nel cassonetto verde tu lo dovrai gettare.
In modo che i rifiuti non invadano le strade.

Ho deciso che farò la raccolta differenziata
e per lo meno renderò più ecologica la mia giornata.
Sopra al mio viso un sorriso equo e solidale,
mentre raccolgo carte sporche lungo il litorale.
In modo che i rifiuti non finiscano nel mare.
Ho deciso che farò la raccolta differenziata,
e per lo meno renderò più ecologica la mia giornata

Ora che va di moda autoprodursi

2009

Come regalo ti porto a guardare le stelle che cadono giù.
D’estate o d’inverno, al mare o in montagna, fai tu.
E la radio ripete che il cielo è sempre più blu
che se in fondo ci credi i tuoi sogni
potranno avverarsi davvero, o almeno ci spero, tu

Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
e se un particolare colora l’amore, colorami.
Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
Ed il cielo si ferma a guardare noi due in fermo immagine.

Rosso di sera bel tempo si spera ed io spero rimanga così.
Verde speranza, la luna mi dice di sì.
E la radio trasmette canzoni di un vecchio cd.
E noi due a squarcia gola che cantiamo ancora:
se il mondo è un pallone, giochiamoci insieme, tu

Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
e se un particolare colora l’amore, colorami.
Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
Mentre il cielo si ferma a guardare noi due in fermo immagine.

E adesso mi chiedi se è diverso,
se domani ritrovo le tue mani.
E se il mondo è un pallone, giochiamoci insieme, tu

Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
e se un particolare colora l’amore, colorami.
Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
Mentre il cielo si ferma a guardare noi due in fermo immagine.

Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
e se un particolare colora l’amore, colorami.
Chiedimi se conosco il tuo nome,
se qualcosa rimane
E se il mondo è un pallone, giochiamoci insieme io e te.

Mia madre mi ha detto che devo studiare, ed essere bravo!
Mio padre mi ha detto ti trovi un impiego, e sarai felice per sempre!
E poi me lo ha detto anche Dio Che qui bisogna faticare!
Che con il sudor sulla fronte Camicie dovremo lavare!
Metti che campiamo cent’anni,
50 li passo a lavoro,
20 li ho già spesi a studiare,
E 30 li passo in pensione! Studiare, lavoro, pensione e poi muoio!

Allora ho capito che cosa sarà,
Che solo in pensione farò la rock star!
Che scagli la pietra chi non seguirà
La strada tracciata dalla società.
Studiare, lavoro, pensione e poi muoio!

Mia nonna mi ha detto che solo il lavoro, mi renderà un uomo!
Mio nonno mi ha detto che già a 15 anni, raccoglieva il grano
E poi me lo ha detto mio zio, che il merito spesso non paga
Lo sai quanti grandi talenti, ho visto buttati per strada!
Il mondo è una caccia al tesoro per essere raccomandati,
Coltiva ed annaffia il tuo orto se no si rimane fregati!

Studiare, lavoro, pensione e poi muoio!
Ma allora ho capito che cosa sarà
Che solo in pensione farò la rock star!
Che scagli la pietra chi non seguirà
La strada tracciata dalla società.
Studiare, lavoro, pensione e poi muoio!

Studiare, lavoro, pensione e poi muoio!
Se uno su mille c’è la fa,
Scusa la felicità… mi sai dire dove sta?
Che te la regalo per Natale
E dopo arriva carnevale
E ci si può rimascherare!
La fortuna è cieca e la probabilità
Di arrivare in alto sai è piccola, piccola, piccola…

Studiare, lavoro, pensione… se c’arrivo!

Sei come mia madre vuole che sia la donna per me:
un tipetto acqua e sapone, poche parole ma buone;
unica, simpatica, sensibile ed adorabile;
fragile ma agile, ricordi lo stile anni ’60.

Balla ancora con me fin quando la notte non passerà
Dimmi che sono ancora il re di ogni tuo desiderio.
La musica tornerà per dare ritmo alla vita
e noi saremo le star di questa notte infinita

Sei il filo conduttore che collega mente e cuore.
Tu sei musica e parole di questa mia canzone;
unica, melodica, con dedica personalizzata;
proprio come un vecchio twist che ricorda lo stile anni ’60.

Balla ancora con me fin quando la notte non passerà.
Dimmi che sono ancora il re di ogni tuo desiderio.
La musica tornerà per dare ritmo alla vita
e noi saremo le star di questa notte infinita.
Sei come mia madre vuole che sia la donna per me.

Ragazza che cammini spensierata, leggera come una piuma.
Con gli occhi freschi di rugiada, tornando a piedi da scuola.
Tu che ami fare colazione mangiando pane e marmellata;
nella tua stanza a luce spenta, fumando un po’ di marijuana.

Ieri qualcuno ti amata e pensare che solo tredici anni fa un prete ti ha battezzata.
Ieri qualcuno ti ha avuta e pensare che mamma e papà ti credevan sui banchi di scuola.
I tuoi tredici anni come i miei diciotto anni,
è la New Generation che avanza e ci fa intravedere la panza.
E la politica crea solo confusione
e la New Generation la guarda ma che non ci capisce una mazza.

L’Italia non va, l’Italia non va, si ripete questo da un anno in qua.
L’Italia non va, l’Italia non va e mi sono rotto di brutto.
Ragazza che cammini spensierata e ti senti più adulta di prima;
coi pantaloni a vita bassa e la cintura di Dolce e Gabbana.

Ieri qualcuno ti ha amata e pensare che quest’anno qua farai l’esame di terza media.
Ieri qualcuno ti ha avuta e pensare che a mamma e papà dicon tutti: “sua figlia che brava!”.

I tuoi tredici anni come i miei diciotto anni,
è la New Generation che avanza ed io sto rosicando abbastanza.
E la politica che non ha più parole
e la New Generation si chiede se la pace è di destra o sinistra.
L’Italia non va, l’Italia non va, si ripete questo da un anno in qua.
Ieri a scuola hai fatto sega, chi se ne frega, tanto la vita non è filosofia.
Tornata a casa, il telegiornale ha reso noto che la situazione mai più cambierà.
L’Italia non va, l’Italia non va e di chi è la colpa non si sa.
L’Italia non va, l’Italia non va e mi sono rotto di brutto.

Voglio diventare un cittadino modello:
solo l’essenziale, eliminando il superfluo.
Voglio ripulire questa Giovine Italia,
stanco del problema-rifiuti della Campania.

Decido d’iniziare dalle piccole cose,
per fare con il tempo opere più virtuose;
provo a sensibilizzare i miei amici e i parenti
col passaparola sugli scompartimenti da usare.
In modo che i rifiuti non invadano le strade.

Ho deciso che farò la raccolta differenziata
e per lo meno renderò più ecologica la mia giornata.
Voglio diventare un cittadino è?

Sono diventato un cittadino Modello!!!
Ho imparato che i giornali e le riviste
vanno nel cassonetto bianco,
come del resto, manifesti, volantini e depliant,
cartoni di bevande come i tetra pak.
Bottiglie e buste in plastica ma non il rag
le dovrai buttare nel cassetto blù,
mentre tutto ciò che non puoi riciclare,
nel cassonetto verde tu lo dovrai gettare.
In modo che i rifiuti non invadano le strade.

Ho deciso che farò la raccolta differenziata
e per lo meno renderò più ecologica la mia giornata.
Sopra al mio viso un sorriso equo e solidale,
mentre raccolgo carte sporche lungo il litorale.
In modo che i rifiuti non finiscano nel mare.
Ho deciso che farò la raccolta differenziata,
e per lo meno renderò più ecologica la mia giornata

C’è un sole nero che accende i pensieri
e non mi fa più dormire la notte.
Tra le lenzuola agitato mi muovo
dentro ai ricordi di oggi e di ieri: pensieri.
I miei neuroni la notte fan festa,
ormai non dormono hanno sinapsi full time.
I sogni scioperano per protesta,
anche stanotte, stanotte comincia lo show.
Stanotte comincia lo show,

la notte mi sembrerà lunghissima,
lentissima e non so, non so non so…
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
La notte, la notte, Dormire la notte.

Fratello sole ti prego,
ti prego rimani spento un minuto e mi addormenterò.
Ma tu dall’alto del cielo tuo nero
accendi un altro pensiero, pensiero straniero.
Continuo a vivere notti infinite,
nè Valeriana o Melissa mi calmano,
alla Camomilla le canto io la ninna,
anche stanotte nel letto comincia lo show,
stanotte comincia lo show.

La notte mi sembrerà lunghissima,
lentissima e non so, non so, non so.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
Lallallallallallallallà Dormire la notte.
La notte, la notte, Dormire la notte.

Come va?
Tutto bene, a parte il fatto che mi manchi un po’.
Ed i tuoi?
Non c’è male, a parte il fatto che gli manchi un po’.
Ma dimmi come fai a non mollare anche quando fuori piove e fa freddo,
al mare non c’è il sole, quando il tempo ti butta giù, invece tu

Sei sempre domenica,
sei l’Atmosferica:
Cambi che cambia il tempo, cambia tutto.
Tu sei sempre domenica,
La mia Atmosferica;

Scappi che scappiamo.
Come va?
Tutto bene, a parte il fatto che mi manchi un po’.
Ed i tuoi?
Non c’è male, a parte il fatto che gli manchi un po’.
Ma dimmi come fai a non mollare anche quando fuori piove e fa freddo,
al mare non c’ è il sole, quando il tempo ti butta giù, invece tu

Sei sempre domenica,
sei l’Atmosferica:
Cambi che cambia il tempo, cambia tutto.
Tu sei sempre domenica,
La mia Atmosferica;
Scappi che scappiamo.
(Tu) sei sempre domenica,
la domenica.
La mia Atmosferica.

Giro nel mio mondo, ma sto sempre qui;
Io nel buio più profondo, ma vivere è così?
Forse sono arrivato ad un punto che non connetto più:
In un attimo cambia tutto, però non cambi tu.

Star da soli, a vote, fa paura sai;
Io che nella che nella mia vita non ho avuto tregua mai.
Lo vorrei anch’io un mondo da favola, io che vivo così come mi capita.
Ora dimmi tu qual è la giusta direzione,
E se l’attimo che sta passando è un’illusione.
Ci son cose giuste anche dentro me,
Le persone che son qui fuori parlano di te.
E a pensarci bene una ragione c’è per gridare ancora vita,
Vita qui con me!
Non è vero la realtà questa non è,
Il mistero è qua chiuso dentro me.
Lo vorrei anch’io un mondo da favola, io che vivo così come mi capita
Ora dimmi tu qual è la giusta direzione,
E se l’attimo che sta passando è un’illusione.
Ti verrò a prendere e poi
Ti porterò qui, dentro di me
Nella mia favola.